Comunione sulle mani. Andiamo verso l’apostasia eucaristica?

Stando alla Tradizione, recepita in modo aggiornato dalla Memoriale Domini (Paolo VI 1969), la prassi della comunione eucaristica prevede di norma la comunione sulla lingua. La scelta di comunicarsi sulle mani è presentata dal Magistero come un atto eccezionale e riservato. In ogni caso l’accesso all’Eucaristia deve essere accompagnato da gesti di adorazione, sia pur sobri ma espliciti.
Da anni però assistiamo all’offuscamento di tale prassi. Ricordandoci – come insegnava Benedetto XVI – che il Concilio dei mass media ha prevalso su quello dei Padri, mi chiedo se non sia avvenuto che anche la Comunione dei media abbia prevalso su quella dei Padri. Non solo l’eccezione è divenuta abitudine, ma in vari luoghi è insegnata come scelta preferenziale, oppure imposta come unica opzione possibile, e in ogni caso di segni di adorazione se ne vedono sempre meno, quando non vengano essi stessi scoraggiati dai pastori.

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