Dove si trovano i canti gregoriani da utilizzare per la liturgia?

Vi segnaliamo qui in particolare tre raccolte, con caratteristiche e scopi diversi fra loro.

La prima è il Graduale Romanum. Edito nel 1974 per volere di Papa Paolo VI, è il frutto del lavoro di un’apposita commissione vaticana che aveva il compito di applicare le indicazioni sulla musica liturgica formulate dal Concilio Vaticano II e, nel contempo, utilizzare il fondamentale lavoro sul canto gregoriano sviluppato dai monaci dell’abbazia di Solesmes.

Il secondo libro è il Graduale Simplex, pubblicato nel 1967 come conseguenza della raccomandazione contenuta nella costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium: “Conviene che si prepari un’edizione che contenga melodie più semplici, ad uso delle chiese minori”.

Infine il Liber usualis, oggi reperibile nell’ultima versione aggiornata del 1962, che ha il vantaggio, rispetto alle prime due raccolte, di contenere non solo le melodie per la Messa ma anche quelle per l’Ufficio delle ore.

(Testo tratto dal documento I libri del canto gregoriano)

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