Comunione sulla mano e sulla lingua: come la regola sia diventata eccezione e l’eccezione regola

Stefano Fontana su Vita Nuova:

La norma rimane quella della Comunione sulla lingua e la Comunione sulla mano è una eccezione e tale rimane anche se ormai è la pratica largamente più diffusa. Va anche ricordato che la concessione dell’indulto all’inizio era prevista solo per le Conferenze episcopali che avessero già introdotto la comunione nella mano dopo la regola stabilita da Paolo VI nel 1969, ma in seguito le richieste di indulto dilagarono e fu concesso a tutte le Conferenze episcopali che lo richiedevano. È chiaro che fu una forzatura della norma. Infine va anche ricordato che se un vescovo volesse impedire nella sua diocesi la Comunione nella mano in termini di diritto canonico potrebbe farlo.

Articolo completo qui.

Bisogna ripensare il modo di distribuire la comunione

La liturgia è fatta da molti piccoli riti e gesti – ognuno di essi è capace di esprimere questi atteggiamenti carichi di amore, di rispetto filiale e di adorazione verso Dio. Proprio per questo è opportuno promuovere la bellezza, l’appropriatezza e il valore pastorale di una pratica sviluppata durante la lunga vita e tradizione della Chiesa, cioè l’atto di ricevere la Santa Comunione sulla lingua e in ginocchio. La grandezza e la nobiltà dell’uomo, così come la più alta espressione del suo amore verso il suo Creatore, consiste nel mettersi in ginocchio davanti a Dio. Gesù stesso ha pregato in ginocchio alla presenza del Padre.

(Card. Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti)

Saggio completo qui.

Chiediamo gli inginocchiatoi

Chiediamo gli inginocchiatoi per i fedeli che desiderano ricevere Gesù-Eucarestia in ginocchio

Prosimy klęczniki dla wiernych, którzy pragną przyjąć Jezusa-Eucharystię na kolanach

Pedimos los reclinatorios para los fieles que quieren recibir la Comunión de rodillas

We ask for faldstools into Churches for those who desire receiving the Holy Eucharist on knees

Pitamo klečala za vjernike koji hoće primiti Euharistijskog Isusa na koljenima

Nous demandons les petites-chaises dans les Eglises pour les fidèles qui désirent recevoir l’Eucharistie à genoux

Pedimos genuflectórios para os fiéis que querem receber Jesus Eucarístico de joelhos

Wir bitten um Kniebänke, für die Gläubigen, die die Eucharistie auf den Knien empfangen wollen

Graduale simplex

Un altro spettacolare dono messo in rete dalla Associazione americana Musica Sacra. Questa volta si tratta del testo completo digitalizzato a colori e reso in file PDF del libro di canto gregoriano per le “chiese minori”, ovvero il “Graduale simplex” postconciliare, l’unico libro di canti nato per mandato esplicito del Concilio Vaticano II (cf. Sacrosanctum Concilium 117) studiato per accompagnare il rito della Messa nella forma ordinaria.
Questo libro completamente scannerizzato contiene testi e melodie gregoriane autentiche, spesso più antiche (e per questo più semplici) dei corrispondenti canti ornati da melismi di difficile esecuzioni che si trovano nel Graduale Romanum. Molte antifone sono riprese anche dall’Ufficio Divino e utilizzate, per l’identità del testo, come introiti, offertori o canti di comunione. È un gran bel libro (leggi qui), che i seminaristi e i cori parrocchiali dovrebbero senza dubbio tener presente e frequentare, sia per imparare il canto semplice dell’ordinario della Messa (è incluso un “Kyriale simplex”), e ancor più per i canti “appropriati” alle diverse solennità e tempi liturgici dell’anno. Una perla poco conosciuta finora. Speriamo che la digitalizzazione ne favorisca la diffusione, secondo lo spirito autentico del Concilio Vaticano II.
Scaricatelo e copiatevelo sui vostri PC! Lo trovate a questo link (84MB) da non perdere, assolutamente.

Testo preso da: Il Graduale Simplex completo in versione digitale e gratis! Stellare! http://www.cantualeantonianum.com/2013/05/il-graduale-simplex-completo-in.html#ixzz5E3iQhvCh
http://www.cantualeantonianum.com

La Messa come la voleva il Concilio – p. Joseph Fessio s.j.

Sorprenderà molti, ma non occorre alcuna autorizzazione per celebrare in latino. Infatti, non è possibile proibirlo, in quanto è ancora la lingua ufficiale della Chiesa cattolica romana e sempre adatta per la Santa Messa.

It may come as a surprise to many, but no permission is needed for celebrating Mass in Latin. In fact, the use of Latin cannot be prohibited. It is still the language of the Roman Catholic Church and always suitable for Holy Mass.

Traduzione italiana di D. Giorgio Rizzieri qui.

Original in English here.

16/3/2003

Le ragioni del ritorno del latino in chiesa

Da milleseicento anni la lingua ufficiale della Chiesa cattolica romana è il latino, come della Chiesa di Costantinopoli è il greco antico, di quella di Mosca lo slavo ecclesiastico, dei luterani il tedesco medievale. Il latino è quindi anche la lingua della liturgia romana, come di altre liturgie occidentali: segno di unità ecclesiale che travalica tempo e spazio, perché collega le generazioni cristiane dai primi secoli sino ad oggi, e perché permette a tutti i cattolici di unirsi in una sola voce; è la chiesa universale che prega per bocca dei suoi figli senza distinzione di razza e cultura.

Articolo completo:

http://lanuovabq.it/it/le-ragioni-del-ritorno-del-latino-in-chiesa